Mutui Inpdap Dipendenti Statali

I dipendenti statali e i loro familiari hanno accesso ai mutui Inpdap, per l’acquisto della prima casa, che sono erogati a condizioni di vantaggio rispetto a quelle di mercato e prevedono finanziamenti fino a 300 mila euro, rimborsabili fino a 30 anni.
L’istituto di previdenza sociale dei dipendenti statali, l’Inpdap, non si limita a erogare solo prestazioni pensionistiche ai suoi iscritti, quando ricorrono le condizioni previste dalla legge, ma anche una serie di finanziamenti, che hanno la finalità di sostenerli in momenti di bisogno, quali possono essere quelli in cui necessitano di liquidità aggiuntiva.
Per questo, quindi, esso dispone di un Fondo per la Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, nei limite del quale eroga finanziamenti, ma anche ricorrendo a convenzioni con banche e finanziarie private, che si vincolano a offrire ai dipendenti statali Inpdap condizioni di accesso favorevoli.
Ma oltre ai finanziamenti, l’Inpdap è attiva anche nel campo dell’erogazione di mutui per la prima casa, che hanno la finalità di permettere ai dipendenti dello stato di assicurarsi condizioni favorevoli, per l’acquisto della prima abitazione.
Il primo requisito è che il dipendente o uno del suo nucleo familiare non abbiano una casa di proprietà, nel raggio di cento chilometri dal comune in cui è ubicato l’immobile, oggetto di finanziamento con il mutuo.
Il finanziamento massimo si ha per un valore di 300 mila euro e il mutuo deve essere rimborsato in 10, 15, 20, 25 0 30 anni.
Inoltre, è possibile che il mutuo possa essere richiesto anche da un familiare del dipendente statale e si possono ottenere fino a cinque mila euro aggiuntivi, a copertura delle altre spese relative al contratto di mutuo.
Il mutuo può essere stipulato a tasso fisso o a tasso variabile. Nel primo caso, la misura del tasso è quella stabilita con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’Inpdap e al momento vale la delibera del 2007, che prevede un tasso al 4,15%.
Nel caso di un mutuo a tasso variabile, invece, per le prime due rate semestrali, il tasso sarà della misura fissa del 3,75%, mente a partire dalla terza rata, esso sarà pari all’Euribor a sei mesi, maggiorato di cento punti base e a cui si aggiunge uno 0,50% per la copertura delle spese amministrative.
L’istituto di previdenza sociale dei dipendenti statali, l’Inpdap, non si limita a erogare solo prestazioni pensionistiche ai suoi iscritti, quando ricorrono le condizioni previste dalla legge, ma anche una serie di finanziamenti, che hanno la finalità di sostenerli in momenti di bisogno, quali possono essere quelli in cui necessitano di liquidità aggiuntiva.
Per questo, quindi, esso dispone di un Fondo per la Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, nei limite del quale eroga finanziamenti, ma anche ricorrendo a convenzioni con banche e finanziarie private, che si vincolano a offrire ai dipendenti statali Inpdap condizioni di accesso favorevoli.
Ma oltre ai finanziamenti, l’Inpdap è attiva anche nel campo dell’erogazione di mutui per la prima casa, che hanno la finalità di permettere ai dipendenti dello stato di assicurarsi condizioni favorevoli, per l’acquisto della prima abitazione.
Il primo requisito è che il dipendente o uno del suo nucleo familiare non abbiano una casa di proprietà, nel raggio di cento chilometri dal comune in cui è ubicato l’immobile, oggetto di finanziamento con il mutuo.
Il finanziamento massimo si ha per un valore di 300 mila euro e il mutuo deve essere rimborsato in 10, 15, 20, 25 0 30 anni.
Inoltre, è possibile che il mutuo possa essere richiesto anche da un familiare del dipendente statale e si possono ottenere fino a cinque mila euro aggiuntivi, a copertura delle altre spese relative al contratto di mutuo.
Il mutuo può essere stipulato a tasso fisso o a tasso variabile. Nel primo caso, la misura del tasso è quella stabilita con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’Inpdap e al momento vale la delibera del 2007, che prevede un tasso al 4,15%.
Nel caso di un mutuo a tasso variabile, invece, per le prime due rate semestrali, il tasso sarà della misura fissa del 3,75%, mente a partire dalla terza rata, esso sarà pari all’Euribor a sei mesi, maggiorato di cento punti base e a cui si aggiunge uno 0,50% per la copertura delle spese amministrative.